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Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Firenze

Procura Generale di Firenze

Procuratore generale presso la corte d'appello

Dottor Ettore Squillace Greco dal 12/10/2023

COMPETENZE DEL PROCURATORE GENERALE

Il Procuratore Generale dirige l’Ufficio, ha la titolarità e la rappresentanza esterna dello stesso, effettua il coordinamento generale delle attività ed esercita la sorveglianza sui magistrati e sugli Uffici della Procura Generale, delle Procure della Repubblica presso i Tribunali Ordinari del Distretto e della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

Sono pertanto riservate al Procuratore Generale, alla stregua delle disposizioni normative vigenti, le seguenti competenze:

·    le attività ed i provvedimenti inerenti alla direzione dell’Ufficio;

·    gli affari amministrativi, le informative in genere e la corrispondenza di speciale rilievo o di stretta competenza del capo dell’Ufficio;

·    la tenuta dei rapporti con il C.S.M., il Ministero della Giustizia, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione, le Procure della Repubblica del Distretto, le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e le pubbliche Autorità;

·    la partecipazione quale membro di diritto al Consiglio Giudiziario;

·    la partecipazione quale membro di diritto alle riunioni della Conferenza Permanente del Nuovo Palazzo di Giustizia, ex art. 3 d.P.R. n° 133/2015;

·    la vigilanza sugli Uffici del pubblico ministero del Distretto;

·    l’adozione di provvedimenti di applicazione di magistrati e del personale amministrativo delle Procure della Repubblica del Distretto;

·    i procedimenti penali e disciplinari riguardanti i magistrati;

·    le risposte ad interpellanze ed interrogazioni parlamentari;

·    le incombenze proprie del datore di lavoro derivanti dal d.lgs. 9 aprile 2008, n° 81 (Testo Unico sulla sicurezza del lavoro);

·    l’esame e la trattazione di denunzie, esposti, reclami;

·    le assegnazioni, le applicazioni e le supplenze di magistrati e del personale amministrativo;

·    il rilascio delle autorizzazioni di cui all’art. 4 comma 2 della legge 31 luglio 2005, n° 155;

·    la redazione dei rapporti richiesti dalla normativa primaria e secondaria riguardanti i magistrati del proprio Ufficio ed i Procuratori della Repubblica del Distretto;

·    il coordinamento delle indagini ai sensi degli artt. 118-bis disp. attuaz. cod. proc. pen. e 372 comma 1-bis cod. proc. pen.;

·    la risposta a quesiti interpretativi;

·    la fissazione e la direzione di periodiche riunioni con i magistrati dell’Ufficio e l’esame, nel corso delle riunioni stesse o comunque in caso di necessità, delle principali questioni relative a tutte le problematiche di carattere generale inerenti alla gestione dell’Ufficio;

·    la convocazione di periodiche riunioni di coordinamento con i Procuratori della Repubblica del Distretto, anche ai fini di cui all’art. 6 d.lgs. n° 106/2006, ed in specie per la acquisizione di dati e notizie sugli assetti organizzativi ed ordinamentali degli Uffici requirenti del Distretto; per la trattazione di temi di comune interesse allo scopo di verificare il corretto ed uniforme esercizio dell'azione penale ed il rispetto delle norme sul giusto processo, nonché il puntuale esercizio da parte dei Procuratori della Repubblica dei poteri di direzione, controllo e organizzazione degli Uffici ai quali sono preposti;

·    la cura della formazione e della conservazione presso la propria segreteria del verbale riassuntivo delle riunioni di cui ai punti che precedono;

·    l’opera diretta a favorire soluzioni organizzative ed interpretative condivise, attraverso atti di impulso e coordinamento e la promozione di iniziative e confronti volti a pervenire a tale risultato;

·    l’esame delle relazioni dei Sostituti Procuratore Generale d’udienza sulle decisioni della Corte di Appello, della Corte di Assise di Appello nonché sulle relative impugnazioni e sulla rinuncia alle impugnazioni;

·    l’esame delle relazioni dei Sostituti Procuratore Generale sul visto dei provvedimenti dei Tribunali, delle Corti di Assise di primo grado e sulle relative impugnazioni;

·    la trattazione degli affari relativi alla sicurezza dei magistrati e delle strutture giudiziarie;

·    la partecipazione al C.P.O.S.P. e alle Riunioni Tecniche di Coordinamento delle Forze di Polizia presso le Prefetture del Distretto;

·    la gestione degli affari attinenti alla sicurezza attiva e passiva all’interno dei palazzi di giustizia del Distretto;

·    la sorveglianza sul servizio autovetture in dotazione all’Ufficio; la trattazione degli affari amministrativi concernenti il servizio automezzi, le assegnazioni di autovetture, le forniture di carburanti e le pratiche di manutenzione ordinaria e straordinaria;

·    l’emanazione, di concerto con il Dirigente Amministrativo, di ordini di servizio inerenti la disciplina e la formazione del personale amministrativo;

·    la concertazione ed apposizione del “visto” relativamente ai provvedimenti, ordini di servizio e disposizioni concernenti la distribuzione, l’impiego e la disciplina del personale adottati dal Dirigente Amministrativo nell’esercizio della relativa competenza;

·    l’esame della corrispondenza in arrivo e delle pratiche riservate;

·    la sorveglianza sulla contabilità dell’Ufficio e la stipula dei contratti; l’esame e la firma dei documenti contabili, nonché i visti su mandati di pagamento;

·    in collaborazione con il magistrato di riferimento per l’informatica (MAGRIF), l’attività di monitoraggio e direzione dei servizi informatici dell’Ufficio e la trattazione di tutti gli affari concernenti la informatizzazione dell’Ufficio, inclusa l’acquisizione di apparecchiature e la predisposizione di programmi nonché la sicurezza informatica;

·    la predisposizione dei turni di servizio dei Sostituti Procuratore Generale e la distribuzione del servizio delle udienze civili, penali e presso il Tribunale di Sorveglianza, con formazione del relativo calendario - e le relative modifiche - mediante ordini di servizio (quanto meno) mensili che, garantendo la continuità della designazione nelle udienze di rinvio dei processi, ripartiscano il carico di lavoro in parti sostanzialmente uguali tra i sostituti procuratore generale;

·    l’assegnazione, con provvedimento motivato, ad un Sostituto Procuratore Generale specificatamente individuato dei procedimenti di competenza della Corte d’Appello o di altri particolari procedimenti che, per la natura e gravità delle imputazioni o per il numero degli imputati, ovvero per ragioni di connessione, necessitino, anche ai fini della equa ripartizione del carico di lavoro, della assegnazione in deroga al criterio automatico del turno delle udienze penali;

·    la assegnazione delle richieste di parere del pubblico ministero, relative a procedimenti incidentali nell’ambito dei processi;

·    l’analisi e lo studio dei vari procedimenti interni per la individuazione e la rimozione dei punti di criticità, lo studio delle best practice e la predisposizione dei relativi provvedimenti organizzativi;

·    la definizione dei rapporti con le Autorità straniere riguardo ai militari N.A.T.O.;

·    l’apposizione del “visto” nei casi espressamente previsti dal provvedimento di indicazione dei criteri di orientamento per il concordato in appello, per la condivisione della decisione proposta dal magistrato assegnatario del procedimento;

·    la manifestazione dell’“assenso” per iscritto nei casi di richiesta di applicazione di misure cautelari personali e di richiesta di misure cautelari reali che siano relative a beni di ingente valore o a fatti che, per la loro specificità, appaiono comunque rilevanti, mediante preventiva apposizione di annotazione “visto” o altra equivalente, nei soli casi di richiesta di originaria applicazione della misura cautelare stessa (con esclusione, pertanto, delle richieste di aggravamento, sostituzione, etc., ovvero comunque di modifica del regime cautelare);

·    il coordinamento di tutta l’attività inerente alle competenze del gruppo di lavoro dedicato alle diverse “questioni attinenti al giudicato (diverse dalla esecuzione penitenziaria)”;

·    il coordinamento di tutta l’attività inerente alle competenze del gruppo di lavoro “Rapporti internazionali - le competenze in materia internazionale”;

·    il coordinamento di tutta l’attività inerente alle competenze del gruppo di lavoro “Misure di prevenzione”.

In caso di assenza o di impedimento del Procuratore Generale le relative attribuzioni sono devolute all’Avvocato Generale.

In caso di contemporanea assenza o di impedimento dell’Avvocato Generale, la sostituzione sarà assicurata dal più anziano tra i Sostituti Procuratore Generale presente in servizio.

Gli stessi suddetti affari potranno essere delegati ad altri magistrati dell’Ufficio.

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