La domanda di grazia è diretta al Presidente della Repubblica. È sottoscritta dal condannato o da un suo prossimo congiunto, dal convivente o dal tutore o dal curatore, o da un avvocato. Va presentata al Ministro della Giustizia. Se il condannato è detenuto o internato va presentata al Magistrato di Sorveglianza che ne cura la trasmissione al Ministero della Giustizia. Se il condannato è libero la domanda può essere presentata al Procuratore Generale, che cura l’esecuzione pena. In tal caso il Procuratore Generale ne cura l’istruttoria e successivamente la trasmette al Ministro della Giustizia con le osservazioni.
Cittadini interessati, Ministero Giustizia, altri Uffici Giudiziari, Avvocati.
Gratuiti
Istanza e documentazione a supporto.
Tempi non sono previsti normativamente termini per l’istruttoria della pratica cui concorrono diversi Uffici anche esterni a quelli dipendenti dal Ministero della Giustizia.