Ordinamento penitenziario - misura alternativa della semilibertà (art. 48 O.P.) – finalità del graduale reinserimento nella vita sociale del condannato a pene di lunga durata che abbia fattivamente dimostrato volontà ed inclinazione in tal senso - condannato all’ergastolo per omicidio - mancanza di un pieno ravvedimento - osta al riconoscimento della liberazione condizionale ma non anche alla semilibertà - sufficienza sotto il profilo soggettivo del buon comportamento e della partecipazione trattamentale al fine di un trattamento riabilitativo extramurario.
Con ordinanza del 31 maggio/ 7 giugno 2022 che ha avuto ampia risonanza mediatica il Tribunale di Sorveglianza di Firenze ha ammesso alla semilibertà un condannato all’ergastolo per un omicidio particolarmente efferato (uccisione di una diciassettenne che aveva scoperto l’identità di un latitante sodale del condannato). Il condannato aveva già goduto del beneficio della semilibertà poi revocato nel 2018 in conseguenza di trasgressioni alle prescrizioni. Peraltro, da quel momento il condannato aveva mantenuto un contegno conforme al suo stato giuridico esecutivo ed aveva partecipato al trattamento penitenziario meritandosi il beneficio della liberazione anticipata.
Il condannato non ha mai ammesso la responsabilità per l’omicidio sempre professando la sua innocenza
Ord. TdS 31.05.22Reati Tributari – art. 10 ter D.lgs. 74/2000 – elemento soggettivo - fumus - omesso versamento di ritenute relative ad obblighi scaduti successivamente alla presentazione dell’istanza di ammissione al concordato ma prima che l’ammissione al concordato stesso sia stata formalmente deliberata - insussistenza.
La Corte di Appello di Firenze con sentenza del 13.03.2022 ha assolto l’imputato del delitto di cui all’art. 10 ter D.lvo 74/2000 per non aver versato l’IVA entro il termine previsto con la formula “il fatto non sussiste”. La Corte, pur dando atto di un orientamento della Corte di cassazione parzialmente diverso, ha ritenuto che nel caso di specie la formale ammissione alla procedura concorsuale successivamente alla scadenza del debito tributario a causa di circostanze oggettive e non imputabili ad un colpevole ritardo da parte del ricorrente, abbia inciso in modo significativo sull’elemento soggettivo del reato previsto dall’art. 10 ter D.lgs 74/2000 non potendosi ritenere che vi sia stata coscienza e volontà di porre in essere l’omissione sanzionata penalmente.
Sentenza CdA FI 1135 - 2022.pdfOrdinamento Penitenziario – Affidamento in prova al servizio sociale - Applicazione in uno stato estero membro della UE ove il condannato abbia residenza legale - D.Lgs 38/2016 esecutivo della Decisione Quadro 2008/947 GAI C.U.E. relativa al reciproco riconoscimento alle sentenze e alle decisioni di sospensione condizionale in vista della sorveglianza delle misure di sospensione condizionale e delle sanzioni sostitutive - applicabilità.
Il Tribunale di Sorveglianza di Firenze con ordinanza del 26.05.2022, decidendo a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, in conformità alla più recente giurisprudenza di legittimità, ha stabilito che per “sanzione sostitutiva” ai sensi del D.lgs. 38/2016 si debba intendere una sanzione diversa dalla pena detentiva o da una misura restrittiva della libertà personale o dalla pena pecuniaria, che impone obblighi e impartisce prescrizioni (art. 2 lett. e) e in tale categoria deve essere ricompresa anche la misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale. Per l’effetto ha disposto l’affidamento in prova del condannato, designando per l’esecuzione l’ A.G. competente individuata dallo stato di esecuzione.
TdS Ordinanza 26 - 05 - 22 (2).pdfDelitto di riduzione in schiavitù - Movente culturale - Valore scriminante - Esclusione - Ragioni
La corte di Cassazione con sentenza della Sez. 5 n. 30538 del 13/05/2021 Rv. 281701, Pres. Vessichelli est. Pistorelli, nel confermare sul punto di diritto la Sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Firenze del 16/10/2019 ha affermato che non ricorre successione di leggi penali nel tempo tra il delitto di riduzione in schiavitù e quello di costrizione o induzione al matrimonio di cui all'art. 588-bis cod. pen., introdotto dall'art. 7 legge 19 luglio 2019 n. 69, in riferimento ad un fatto che integri la reificazione della vittima, non sussistendo coincidenza, sotto il profilo strutturale, tra le due fattispecie. Nella stessa sentenza la Corte ha affermato che in tema di riduzione in schiavitù, non assume rilievo scriminante il movente culturale in tutti i casi in cui l'esercizio del diritto dell'agente a rimanere fedele alle regole sociali del proprio gruppo identitario di riferimento si traduca nella negazione dei beni e dei diritti fondamentali configurati dall'ordinamento costituzionale, presidiati dalle norme penali violate. (Nella specie, la Corte ha valutato immune da censure la decisione di merito che aveva ritenuto configurabile il reato di cui all'art. 600 cod. pen. nella condotta di cessione della figlia minore contro il cd. "prezzo della sposa", in quanto esercizio di un dominio equivalente nel suo contenuto a manifestazione del diritto di proprietà).
Sentenza Cassazione 30538 - 21
La Corte d’Appello di Firenze con sentenza del 13 maggio 2022 nel disporre la consegna di un cittadino moldavo in esecuzione di una domanda di estradizione, alla luce dei chiarimenti e delle specifiche informazioni fornite dalla autorità moldava sulle condizioni degli istituti ove l’estradando sarebbe stato detenuto, ha ritenuto che il trattamento penitenziario previsto fosse conforme a quello applicato negli stati membri del Consiglio d’Europa ed ha pertanto escluso che detta detenzione in concreto potesse costituire un trattamento degradante.
Sentenza 13 22 Estr.pdf